Il prossimo 6 luglio alle ore 21 il Castello dei Conti di Ceccano (FR) ospiterà una serata all’insegna della Valigia, simbolo del viaggio, dei migranti, di tesori e speranze nascoste.
Mercoledì 30 luglio ore 17.30 presso la sede dell’Associazione IndieGesta di Ceccano (FR), la Circoscrizione Amnesty Lazio incontra un gruppo di persone interessate ad ATTIVARE una nuova struttura di Amnesty International nella loro città.
Chiunque fosse interessato a partecipare, può contattare Viviana Isernia, referente Attivismo di Amnesty Lazio:
v.isernia@amnesty.it
Il prossimo 27 agosto ore 17.30 Amnesty International Lazio organizza a Ceccano (FR) una seconda riunione per la creazione di una nuova struttura di Amnesty International nella città.
Chiunque volesse diventare attivista di Amnesty International può contattare la Referente Attivismo della Regione, Viviana Isernia.
La riunione si terrà presso la sede della Associazione IndieGesta di Ceccano: via borgo Garibaldi, n.82.
Musica: “Human Vibes”, un concerto di musica indie per sostenere i diritti umani
Lunedì 7 marzo, alle ore 21.30 i giovani attivisti di Amnesty International vi aspettano al live music bar Le Mura (via di Porta Labicana,24) a Roma per una serata all’insegna della musica e dei diritti umani, i cui proventi verranno in parte devoluti all’organizzazione non governativa che da oltre 50 anni svolge campagne per la difesa dei diritti umani. Location dell’evento il live music bar Le Mura, diventato ormai un luogo di ritrovo abituale per gli amanti della musica alternativa.
Annunciata da pochissimo la line up dell’evento che sarà presentato da Giovanni Romano e Giulio Falla, speaker del programma radiofonico Alt!: si esibiranno sul palco di “Human Vibes” i Sadside Project, band romana dal sound indie folk, i Mamavegas, reduci dal loro ultimo lavoro “Arvo”, i giovani cantautori Tommaso di Giulio e Gianmarco Dottori, Morgan con la i e la band romana Departure Ave.
Il Gruppo Giovani 085 di Amnesty International Italia, fautore del progetto, è attivo dal 2012 nel territorio romano ed è composto da ragazzi dai 17 ai 25 anni. Mostre, attività di educazione ai diritti umani, progetti con le scuole, tante le attività che impegnano il Gruppo 085 che si riunisce ogni settimana in via Magenta 5 (zona Termini) nella sede nazionale dell’organizzazione non governativa.
“Human Vibes è un modo per unire le forze” ribadisce Delia Epifani, portavoce del Gruppo. “Gli artisti ci mettono la musica, il Gruppo Giovani l’attivismo, il pubblico la partecipazione e le firme alla petizione. Human Vibes serve a ricordarci che ognuno di noi può esprime la vibrazione che ha dentro di sé nel modo che gli è più consono. In fondo, sono tante vibrazioni a creare un’unica efficace scossa per eliminare le violazioni dei diritti umani.”
L’evento si svolge a ridosso dell’8 marzo, Giornata Internazionale delle Donne, da qui la scelta dei volontari di occuparsi del caso dei matrimoni forzati e precoci in Burkina Faso. Durante la serata, sarà possibile accostarsi al banchetto per firmare la petizione ed essere aggiornati sull’ultima campagna nazionale di Amnesty International, “Mai più spose bambine”.
Media partner: Le Mura, Alt!, Radio Kaos Italy, Cheapsound, Exitwell.
Le Mura, via di Porta Labicana 24, Roma
APERTURA DELLE PORTE: 21.30
TICKET: 5 euro
Ingresso con tessera (2 euro)
Per informazioni rivolgersi a:
Luisa Monterisi
Responsabile comunicazione
del GG085 Amnesty International Roma
gg085roma@amnesty.it
Martedì 8 marzo dalle ore 19.00 presso il Ristorante “Sapore da Mare” (via dei Misenati, 18) a Lido di Ostia (RM), attiviste e attivisti di Amnesty International organizzano in occasione della Giornata Internazionale della Donna un Apericena a soli 8,00 euro, comprensivo di 1 cocktail, antipasti vari, assaggio di primo piatto e pizza.
Parte del ricavato andrà a sostegno della campagna “My Body My Rights – Il mio corpo, i miei diritti” con cui Amnesty International si impegna a chiedere ai Governi di rispettare il diritto di donne e bambine di prendere decisioni libere e informate sulla loro salute, il loro corpo, la loro sessualità e la loro vita riproduttiva.
Durante la serata si punterà l’attenzione sul fenomeno delle Spose Bambine e si potrà firmare l’appello dedicato.
Per prenotazioni: 339 86 94 513
Venerdì 8 aprile 2016 dalle ore 20, presso il Multisale Ariston di Colleferro (via degli Atleti, n.5), attiviste e attivisti di Amnesty International Colleferro-Anagni, Consulta le Donne e Associazione Culturale Segni organizzano la Serata per i Diritti Umani dedicata alla campagna di Amnesty International “Contro i matrimoni forzati in Burkina Faso” e del ruolo della Donna nella società odierna. La serata è ad ingresso gratuito e si concluderà con la proiezione del film “Suffraggette” (Film del 2016 diretto da Sarah Gavron con Helena Bonham Carter, Carey Mulligan, Meryl Streep, Brendan Gleeson).
Durante la serata sarà possibile firmare l’appello di Amnesty International per combattere il fenomeno delle spose bambine.
Mercoledì 22 giugno alle ore 17.30 presso il Goethe Institut (via Savoia, 15) a Roma, attiviste e attivisti di Amnesty International organizzano un convegno dal titolo “La vulnerabilità europea sui rifugiati e migranti: la crisi umanitaria in Grecia“.
Le migrazioni sono una componente intrinseca della storia dell’umanità e sono oltre 200 milioni le persone che vivono fuori dal Paese in cui sono nate. Tra queste quasi 10 milioni sono richiedenti asilo e rifugiati. E’ necessario, quindi, il segnale di una forte consapevolezza da parte di tutti i cittadini per gestire al meglio i processi migratori ed occorre che tutti gli attori dell’UE lavorino insieme.
Oltre agli interventi di Gianni Rufini, Direttore di Amnesty Italia, e di Maria Carla Indice del Coordinamento Rifugiati e Migranti di Amnesty International, parteciperanno al dibattito Stefano Galieni Campagna lasciateCIEntrare e associazione ADIF , Alessia Pecchioli volontaria del Baobab Experience e Alessandra Ciurlo Ricercatrice dei processi migratori e docente di Ricerca Sociale Pontificia Università Gregoriana.
Giuseppe Meffe, Responsabile gruppo 056 di Amnesty International.
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